Attraverso il sistema dei controlli interni agli enti locali viene attuata una complessa rete di verifiche, che riguardano gli aspetti salienti della gestione secondo diversi approcci; tali riscontri appaiono nell’ultimo periodo di osservazione maggiormente focalizzati sugli aspetti della conservazione degli equilibri. Resta fermo che la valutazione dell’efficienza dell’azione amministrativa da parte dell’organo di controllo, alla luce dei parametri di sana gestione, parte dall’analisi dell’assetto amministrativo e dell’organizzazione, e termina con la verifica dell’attuazione delle misure correttive. Dopo il D.L. n. 174/2012, il funzionamento dei controlli interni e la valutazione di sana gestione sono diventati fattori assimilabili, tanto da dar luogo a riscontri che provengono da un punto di osservazione, che permette di rilevare, valutare e correggere le attività controllate, per indirizzarle ad un risultato più efficace. Ciò nonostante, le criticità riscontrate sono ancora numerose e concernono soprattutto l’assenza della contabilità analitica, l’insufficienza delle direttive, l’inadeguatezza delle tecniche di campionamento e il carente ricorso ad alcuni indicatori.
La maggiore consapevolezza dello stato di applicazione del controllo di gestione è ravvisabile nel fatto che esso è supportato da una preesistente e vasta cultura aziendalistica. Si impernia infatti sul duplice rapporto tra obiettivi prefissati e azioni realizzate, nonché tra costi e risultati. La comparazione tra questi ultimi consente di pervenire alle note valutazioni di efficacia, efficienza ed economicità dell’azione amministrativa, così come di rinvenire costantemente, secondo il principio costituzionale di buon andamento, lo stato di attuazione degli obiettivi programmati. L’ottimale funzionamento del controllo di gestione richiede un sistema di contabilità analitica per centri di costo che non è instaurato diffusamente, anzi la sua adozione parziale comporta che non si riesca a fare ovunque riferimento a costi e ricavi, con l’effetto della mancata adozione sia di indicatori calibrati per verificare l’attuazione degli obiettivi, che di metodologie atte a correggere gli scostamenti.
Il controllo strategico, verificando periodicamente lo stato di avanzamento dei programmi, valuta criticamente l’attuazione dei progetti alla luce dei risultati ottenuti. È infatti grazie al controllo strategico che gli organi di indirizzo politico sono in grado di emanare importanti deliberazioni sullo stato di attuazione dei programmi. In tale sede viene dato conto dell’adeguatezza delle risorse e del grado di soddisfazione degli obiettivi; inoltre, l’esito del controllo strategico può anche rimettere in discussione le scelte o indurre a rimeditarle.
Il controllo sugli equilibri finanziari attiva i processi correttivi che interrompono gli andamenti gestionali incompatibili con le previsioni di bilancio per ripristinare correttamente i saldi economici e finanziari programmati. Tale attività di controllo si appunta sulle gestioni di competenza, cassa e residui, sulle somme vincolate, sul programma dei pagamenti, sui parametri di deficitarietà, sui vincoli di finanza pubblica e sull’incidenza degli organismi partecipati.
Nel controllo sulle società partecipate l’ente proprietario organizza un idoneo sistema informativo, finalizzato a rilevare i rapporti finanziari con la società, la situazione contabile, gestionale e organizzativa della stessa, i contratti di servizio e la loro qualità, nonché il rispetto delle norme sui vincoli di finanza pubblica. Tutti questi aspetti si articolano in una molteplicità di elementi conoscitivi, indispensabili per effettuare il monitoraggio sull’andamento della società e introdurre le misure correttive. Il controllo sugli organismi partecipati presuppone la redazione del bilancio consolidato secondo la competenza economica, grazie al quale vengono rilevati, tra l’altro, il tasso medio di raggiungimento degli obiettivi e lo stato di applicazione dei programmi.
Un approccio più dinamico e integrato al sistema dei controlli interni, volto a coglierne i connotati distintivi di fondo e a valutarne il grado complessivo di conformità al dettato normativo, restituisce uno spaccato molto eterogeneo di controlli, dalle molteplici caratteristiche strutturali e funzionali
L’obiettivo del corso è quello di fornire agli operatori strumenti concreti e possibili soluzioni, illustrando le varie procedure in modo sintetico, per poi evidenziare punti di forza e di debolezza dei vari istituti previsti dal TUEL