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Le nuove regole sull’orario di lavoro nella P.A. nel periodo Covid-19: nuovi obblighi per i dirigenti e valutazione ai fini della performance

Durata:

2h

Destinatari:

Direttori - Dirigenti - Funzionari - Servizio Personale - Addetti Rilevazione Presenze/Assenze - OIV/Nuclei di Valutazione - Tutto il personale contrattualizzato dell’Ente – OO.SS.

Obiettivi:

il corso offre, con specifico taglio operativo, utili indicazioni per una corretta gestione dell’orario di lavoro, giornaliero e settimanale, nonché la rilevazione dell’orario dei dipendenti pubblici che lavorano presso la sede dell’Ente oppure presso la propria abitazione in modalità agile. Nello specifico, verranno evidenziate le difficili ed antagoniste “anime” presenti nei CCNL pubblici 2018 e nella recente normativa emergenziale introdotta dal D.L. 17 marzo 2020, n.18 (decreto “Cura Italia”), come convertito con modificazioni dalla L. 24 aprile 2020, n. 27, nonché dal D.L. 19 maggio 2020, n. 34 (decreto “Rilancio”).
In particolare, il D.L. Rilancio ha introdotto, in capo ai dirigenti, nuovi specifici obblighi in materia di riorganizzazione degli orari di servizio e di lavoro nella cd. “Fase 2”, disponendo che l’attuazione di siffatte misure è valutata (positivamente o negativamente) ai fini della performance. Per assolvere a siffatti nuovi adempimenti è stato introdotto un nuovo obbligo formativo, atteso che le Pubbliche Amministrazioni devono assicurare adeguate forme di aggiornamento professionale alla dirigenza.

Programma:

Le norme in materia di responsabilità disciplinare nel pubblico impiego contrattualizzato (art. 55 e segg. D.Lgs. n. 165/01; D.Lgs. n. 116/2016) e la loro ratio ispiratrice.

Facoltatività o obbligatorietà dell’azione disciplinare: analisi delle norme del D.Lgs. 165/01 che depongono per l’obbligatorietà.
La pubblicità del codice disciplinare:
- pubblicazione sul sito istituzionale;
- conseguenze della mancata pubblicità;
- ipotesi di irrilevanza della mancata pubblicazione.

La titolarità del potere disciplinare dopo la riforma del 2017:
- ruolo centrale dell’U.P.D.;
- istituzione e composizione dell’U.P.D. (organo collegiale o monocratico?);
- competenza residuale del responsabile della struttura.

Le fasi del procedimento
contestazionedi addebito:
- caratteri essenziali (tempestività, specificità e immutabilità);
- comunicazione all’incolpato;
istruttoria:
- audizione dell’incolpato;
- difesa dell’incolpato;
- differimento audizione;
- accesso agli atti;
conclusione:
- adozione del provvedimento di archiviazione;
- adozione del provvedimento di irrogazione della sanzione;
- comunicazione del provvedimento.

I termini del procedimento disciplinare:
- individuazione dei termini di apertura e chiusura del procedimento;
- conseguenze della violazione dei termini.

Le sanzioni previste dalla legge (art. 55 quater del D.Lgs. 165/01) e dalla contrattazionecollettiva (CCNL 2018): principi di gradualità e proporzionalità.

Il rapporto tra processo penale e procedimento disciplinare:
- dalla pregiudiziale penale all’indipendenza tra i due giudizi;
- ipotesi di sospensione del procedimento disciplinare;
- coordinamento tra processo penale e procedimento disciplinare;
- contestazione per relationem.

Casi concreti:
- mancata pubblicazione codice;
- notifica contestazione;
- contestazione tardiva;
- contestazione generica;
- violazione termini;
- fissazione audizione;
- interferenza processo penale;
- falsa attestazione della presenza in servizio.

PREZZO:

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