PA360 Training on skills - Formazione online per la Pubblica Amministrazione

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L’imposta di bollo nelle pubbliche amministrazioni

Docente:

Durata:

3h

Destinatari:

Responsabili e addetti Uffici fiscali e finanziari - Responsabili e addetti Ufficio Contratti. Ufficiali di anagrafe.

Obiettivi:

il corso offre una panoramica completa delle problematiche teoriche ed applicative sulle modalità di applicazione dell’imposta di bollo nell’attività degli Enti Pubblici in una prospettiva sistematica ed integrata.

Materiale Didattico:

slides, materiali cartacei, risorse Internet.
Metodologia Didattica: "La metodologia didattica sarà caratterizzata da un taglio eminentemente pratico focalizzato sulla risoluzione di problemi con cui funzionari ed operatori si confrontano quotidianamente. Saranno utilizzati i software disponibili sul sito dell’Agenzia delle Entrate per gli adempimenti dichiarativi e di versamento. Il docente svilupperà il suo discorso con l'ausilio di slides con un commento puntuale ad ognuna di esse. Saranno proposti esempi e sarà privilegiata l'interazione diretta con l'uditorio con risposta immediata a quesiti stimolati dalla esposizione del docente.

Programma:

Presupposti generali dell’imposta di bollo
Evoluzione storica dell’imposta: dal DPR 492/1953 all’attuale assetto normativo del DPR 642/72.
Il carattere cartolare dell’imposta e l’impatto della digitalizzazione dei documenti sulle caratteristiche strutturali dell’imposta: se
non si possono “appiccicare” le marche da bollo su documenti digitali come si assolve l’imposta?

Focus sulle modalità di assolvimento dell’imposta di bollo
Il contrassegno telematico (la “marca da bollo”), il modello di pagamento F23, residuo ormai arcaico, il bollo telematico, il bollo virtuale “classico”.
Il bollo telematico, secondo le indicazioni del DM 17 Giugno 2014, non è il bollo virtuale di cui all’articolo 15 del DPR 642/72: differenze sostanziali tra le due metodologie che vanno tenute distinte e che ancora sono frutto di confusione nel panorama delle Pubbliche Amministrazioni.
L’F23 come ancora di salvezza da utilizzare solo in casi “disperati”: modalità di compilazione.
Il bollo virtuale “classico” come modalità generalizzata e consigliata di assolvimento del bollo sui documenti digitali, in specie le scritture private non autenticate: attivazione, ricognizione dei documenti, associazione alle voci di tariffa, comunicazione all’ Agenzia delle Entrate, versamenti a preventivo, dichiarazione a consuntivo, versamenti su liquidazione dell’Agenzia delle Entrate.
I documenti per i quali è possibile l’attivazione del bollo virtuale.

Simulazione di un caso reale di attivazione e liquidazione del bollo virtuale attraverso il modello telematico bov.
I vantaggi del bollo virtuale: la programmazione economica dell’impatto dell’imposta, la liberazione dalla “schiavitù” della data rispetto al momento di stipulazione dell’atto e/o documento.
Il bollo sulle fatture elettroniche: il Decreto MEF del 28.12.2019. Dimostrazione pratica di accesso al sito “Fatture e corrispettivi”, calcolo del bollo, versamento, tempistica

Le premesse indispensabili
Il documento informatico: definizione ai sensi del codice dell’amministrazione digitale (CAD)
Il ciclo di vita del documento digitale: dalla produzione all’immissione nei servizi di conservazione.
Il concetto di “duplicato” informatico (art. 1 lett.1 quinquies CAD) e di copia informatica (art. 1 lett.1 quater CAD): la loro rilevanza ai fini dell’applicazione dell’imposta di bollo: la fondamentale risoluzione n.45 del 12/02/2019 “Imposta di bollo sul duplicato informatico di un documento informatico prodotto in conformità alle disposizioni del codice dell’Amministrazione Digitale.”
Ribadita dalla Risposta n. 323 del 25/07/2019 in riscontro alla medesima istanza di interpello.
Le “copie” cartacee: la rilevanza della copia semplice e di quella conforme ai fini dell’applicazione dell’imposta di bollo.
IVA e bollo sono tributi alternativi: ma su quali tipi di documento? Differenze al riguardo con l’Imposta di registro.

La base di commisurazione dell’imposta
Il foglio, la pagina, le righe, la facciata: dopo la scomparsa della carta legale ha senso affidarsi al foglio?
La commisurazione dell’imposta di bollo sui documenti informatici.
Il bollo su documenti che riportano disegni o segni grafici.

Il bollo è una imposta solidale
Il bollo è una imposta solidale anche nei rapporti tra Enti Pubblici.
Chi sono i soggetti passivi dell’imposta: artt. 19 e 22 DPR642/72
Le strategie di controllo sull’assolvimento del bollo nel esso caso gravi sull’altra parte: le indicazioni dell’Agenzia delle Entrate.
L’ “autoassunzione” dell’onere dell’imposta: riflessi fiscali e contabili.

Il bollo su atti esteri
I principi di territorialità in materia di bollo. Quando un atto formato all’estero diventa rilevante ai fini dell’imposizione.
Il caso degli “agreement” nell’ambito dei progetti finanziati con fondi europei

Per entrare subito nel vivo: il caso dell’imposta di bollo sui documenti scambiati nel mercato elettronico della pubblica amministrazione
Il Mepa (Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione) come piattaforma di negoziazione.
I documenti a valenza contrattuale presenti nella piattaforma e prodotti a seguito dell’attivazione delle diverse opzioni: ordine diretto, Richiesta di Offerta, Trattativa Diretta.
Le regole di e-procurement relative al Mepa, la Risoluzione 96/2013 dell’Agenzia delle Entrate, la risposta 35/2018 ad Interpello e la posizione dell’Agenzia sul sistema informatico di gestione degli appalti del Comune di Firenze estensibile alle piattaforme regionali: verso il superamento del bollo sugli ordini?
Le regole per le convenzioni attuative CONSIP: risposta ad Interpello in materia dell’Agenzia delle Entrate…ribaltamento della posizione rispetto alle regole Mepa.
Le indicazioni della Risposta 321 del 25/07/2019 dell’Agenzia delle Entrate rubricata “Modalità di assolvimento dell’imposta di bollo per i contratti pubblici formati all’interno del MEPA, e gli allegati documenti redatti in formato elettronico firmati digitalmente. Articolo 3 del DPR 26 Ottobre 1972 n.642”

A chi spetta pagare, meglio dire su chi grava giuridicamente l’imposta
Differenza tra il soggetto su cui grava giuridicamente l’imposta e quello che si limita all’esborso finanziario: quando coincidono, quando no.
Il bollo sulle scritture private non autenticate: libertà di pattuizione ad eccezione dei documenti relativi ai contratti pubblici regolamentati dal Codice degli Appalti.
Il bollo sulle fatture ed in genere sui documenti di quietanza. La posizione dell’Agenzia delle Entrate con la Risoluzione 444/2008 e la Risoluzione 89/2016 della medesima Agenzia.
Il problema del riaddebitamento del bollo in fattura: corretta esposizione contabile all’interno delle fatture elettroniche. Regime IVA del riaddebito e codice Natura da indicare in fattura elettronica.

Domande chiave:
Posso rifiutare il pagamento di una fattura a seguito di ordine eseguito privo di bollo?

Posso escludere da una gara un concorrente che non ha presentato in bollo un documento richiesto dal bando?

La struttura del D.P.R. 642/72
La struttura dell’articolato normativo: i principi generali.
L’articolo 8 sui rapporti con lo Stato.
L’Allegato “A” Tariffa, parte prima: i documenti soggetti a bollo fin dall’origine
L’Allegato “A” Tariffa, parte seconda: i documenti soggetti a bollo in caso d’uso
La Tabella con i documenti totalmente esenti da bollo.
Indicazioni metodologiche: un documento è soggetto a bollo solo se trova riferimento negli articoli della Tariffa se no…. come ci si deve porre

Gli articoli più comuni della tariffa per le amministrazioni pubbliche
L’articolo 1 della Tariffa: principi generali in un mondo cartaceo
L’articolo 1 comma bis-1: la digitalizzazione e la trasmissione telematica dei documenti attraverso il Modello Unico cambiano il panorama dell’applicazione dell’imposta e la rendono forfettizzata, indipendente da righe e fogli.
Gli atti pubblici della Pubblica Amministrazione.
L’intervento dell’Ufficiale Rogante.
L’uso del Modello Unico Informatico, la particolare modalità di corresponsione dell’imposta di bollo e di registro), l’articolo 1 comma bis-1.1 nr. 4 come espressione più comune della forfettizzazione dell’Imposta nelle Pubbliche Amministrazioni.
Qual è il perimetro della forfettizzazione: come si assolve l’imposta sugli allegati tecnici in caso di appalti? Come si assolve l’imposta sui documenti allegati che non siano allegati tecnici?
Le indicazioni della Circolare 194/2008 dell’Agenzia delle Entrate.
Le indicazioni dell’Agenzia delle Entrate sui documenti relativi agli appalti pubblici: le fondamentali Risoluzione 97/2002 dell’Agenzia delle Entrate e la Risoluzione 71/E dell’Agenzia delle Entrate.
La recente risposta ad Interpello 35/2018 dell’Agenzia delle Entrate confermativa delle precedenti.

Il bollo sui contratti
L’articolo 2 della Tariffa, parte prima: l’ampia portata della disposizione sulle scritture private ed i contratti.
Il contratto a firme contestuali e la possibilità di stipulare contratti anche sotto forma di corrispondenza senza applicazione coeva dell’imposta: l’articolo 24 della Tariffa parte II: i limiti di applicazione, il caso Mepa e il caso Consip.
Ciò che qualifica lo scambio di corrispondenza: la posizione del Fisco e della Cassazione.
L’incentivo alla stipula dei contratti a scambio di corrispondenza all’interno del codice dei contratti pubblici: l’articolo 32 del codice dei contratti pubblici per quanto di interesse ai fini dell’imposta.
I contratti digitali: analisi della casistica ed applicazione dell’imposta tramite la modalità virtuale di assolvimento.
Le convenzioni e gli accordi tra Pubbliche Amministrazioni anche ai sensi dell’articolo 15 della legge 241/90 e s.m.i.: l’obbligo della digitalizzazione e le metodologie di applicazione del bollo.

L’applicazione del bollo sui contratti d’opera professionali ed occasionali: la posizione della Cassazione preclusiva della loro stipula tramite lo scambio di corrispondenza
Lo “strano caso” dei contratti di insegnamento e di consulenza nelle Università: la Risoluzione 157/2003 dell’Agenzia delle Entrate.

Le istanze alla pubblica amministrazione
L’articolo 3 della Tariffa parte prima e l’articolo 3 comma 1-bis della Tariffa parte prima.
La definizione di istanza: le domande verso la Pubblica Amministrazione sono tutte classificabili come istanze?
Cosa si può chiedere tramite un’istanza alla Pubblica Amministrazione: l’impatto della legge sulla decertificazione sulle istanze proposte alla P.A.
Le istanze per richiedere certificazioni alle Università: quali in bollo e quali no.
Le istanze telematiche del 3 comma 1-bis: al di là della forfettizzazione dell’importo rimane il nodo dell’assolvimento del bollo sull’istanza dematerializzata.
Le grandi speranze e le non altrettanto grandi realizzazioni del progetto @ebollo che gira su PagoPa e consente l’apposizione di un bollo completamente digitale all’istanza trasmessa via telematica alla P.A.: necessità di strumenti informatici appositi per l’utente e programmi specifici nei siti della P.A.
Le modalità generali di impiego ed il flusso del sistema @ebollo.
Le istanze in esenzione da imposta: analisi della casistica delle istanze che danno diritto all’esenzione del bollo perché collegate a certificati esenti
Punto di riferimento: la Tabella annessa al DPR 642/72.
I principi nella prassi dell’Agenzia delle Entrate: Risposta ad istanza di interpello nr.319 del 25/07/2019: “Applicazione dell’imposta di bollo alle attestazioni di deposito dei documenti allegati alla denuncia di opere edilizie in cemento armato. Articoli 2,3, 4 della Tariffa Parte Prima allegata al DPR 26 Ottobre 1972”

Le certificazioni della P.A.
Le residue possibilità di certificazione dopo la legge 183/2011 e la circolare 29/2014.
Il concetto di certificato e di “pubblico registro”.
I certificati telematici dell’articolo 4 comma 1-quater: stesse problematiche delle istanze, stessa possibilità di utilizzo del sistema @ebollo.
Il caso degli attestati dei corsi di formazione gestiti dagli Enti Pubblici: analisi delle criticità specie se rilasciati in forma elettronica e scaricabili.
Gli attestati esenti da bollo: analisi della problematica con riferimento alla Tabella annessa al DPR 642/72.

Il bollo sulle fatture ed i documenti di quietanza della pubblica amministrazione
Analisi dell’articolo 13 della Tariffa parte Prima annessa al DPR 642/72 in combinato disposto con l’articolo 6 della Tabella: il principio di alternatività tra IVA e Bollo.
Il bollo sulle fatture dall’estero per acquisti di beni e servizi intracomunitari ed extracomunitari.
Il bollo sui documenti di tesoreria: perché non sono documenti bancari. La prassi dell’Agenzia delle Entrate con la circolare 357/2002.
Il problema del bollo applicabile ai mandati/ordinativi di pagamento della P.A.
Documenti con IVA o senza IVA: riflessi sul regime dell’imposta dei correlativi mandati/ordinativi. La circolare del Ministero del tesoro nr.46 del 28 Luglio 1983, la Risoluzione nr. 365 del 3 Ottobre 2008 dell’Agenzia delle Entrate.
A chi spetta il bollo di quietanza conseguente ai mandati/ordinativi di pagamento della Pubblica Amministrazione.

Il bollo sui libri e registri contabili
Analisi dell’articolo 16 della Tariffa parte Prima annessa al DPR 642/72: i registri cartacei ed i registri tenuti in modalità digitale. Il raddoppio dell’imposta.
Quali registri contabili non scontano imposta per esenzioni specificatamente disposte nella tabella.
Le tempistiche di versamento.

Il bollo sui contratti di lavoro
Le esenzioni della Tabella per i contratti di lavoro.
Le “estensioni” della Risoluzione 36/2002 dell’Agenzia delle Entrate ai contratti di collaborazione. Il bollo sulle quietanze dei contratti di co.co.co.: ma cosa si intende per quietanza di cococo? Il cedolino? La quietanza generata dal mandato di pagamento?
L’imposta sui contratti di prestazione professionale ed occasionale e le relative quietanze.

Le esenzioni
Analisi delle fattispecie di esenzione.
Focus sull’articolo 16 della Tabella: è vero che tutti i documenti scambiati tra le Pubbliche Amministrazioni sono esenti dall’imposta di bollo?
Esame della Risoluzione 86/2002 dell’Agenzia delle Entrate.
Le esenzioni che non si trovano nella Tabella annessa al DPR 642/72: in particolare le esenzioni sui documenti legati al finanziamento della ricerca scientifica.

Focus di pratica fiscale
Il versamento del bollo tramite F23 ed F24.
Analisi dei codici tributo e della struttura del modello di versamento con i campi da implementare.

Focus sui documenti di anagrafe degli enti locali
Imposta di bollo sulle autocertificazioni e sulle richieste di accesso ai documenti amministrativi ai sensi della legge 241/90.

Focus sulla fiscalità, ai fini dell’imposta di bollo dei documenti degli enti del terzo settore alla luce della riforma del 2017
Le associazioni di volontariato, le associazioni di promozione sociale, le associazioni sportive dilettantistiche.
Analisi dell’articolo 27-bis della Tabella annessa al DPR642/72

Miscellanea in materia di imposta di bollo
Il bollo sui documenti necessari alla fruizione di borse di studio. Le relative quietanze di pagamento.
Il bollo sulle autofatture.
Il bollo sulle fatture miste con importi con IVA e senza IVA nel medesimo documento.
Il bollo sugli atti giudiziari e su quelli antecedenti, necessari e funzionali all’instaurazione di un giudizio: la Risoluzione dell’Agenzia delle Entrate nr. 24 del 18 Aprile 2016.

Documentazione essenziale integrativa
Circolare 16 del 14/04/2015 in tema di bollo virtuale.
Provvedimento del 19/09/2014:
– Modalità di pagamento in via telematica dell’imposta di bollo dovuta per le istanze e per i relativi atti e provvedimenti trasmessi in via telematica ai sensi dell’art. 1, comma 596, della legge 27 dicembre 2013, n.147 – servizio @ebollo.

PREZZO:

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